Thursday, October 27, 2005

La libertà

Oggi ho avuto il primo pranzo a Jacksonville, Florida. Beh, che vi devo dire, ADORO il modo in cui questo paese gestisce la libertà culinaria.

NOI, mongoli, abbiamo "l'ora di pranzo", loro non ce l'hanno. E poi diciamo che è perchè noi siamo civili, e ci imbastiamo tutto un discorso alla c*zzo su dadove deriva il termine "pranzo", di quante portate la tradizione dice che deve essere, e quali condimenti si adattano a cosa.

NOI mangiamo quello che si "deve", con tutte le regoline e regolette, loro NO. In America, ti porti via quello che non mangi, e SENZA fare brutte figure! Perdiana, lo paghi. Invece, noi polli in Europa facciamo finta di essere superiori e siamo "costretti" (alla faccia della peer-pressure) a lasciare quello che non mangiamo lì SOLO perchè siamo pieni e non abbiamo il coraggio di prendercelo e portarcelo via, che "sta male". E la chiamiamo, aridaie, civiltà.

NOI facciamo i ganzi, con le virtù salutari dell'olio d'oliva, col quale ci friggiamo anche i c*glioni. Loro hanno i supermercati pieni di carne e fritto, più di noi, ma ANCHE di cibo fat-free e cucine di altre culture. NOI, al solito, che ci diciamo civili perchè anche l'uso d'olio d'oliva, dopo tutto, è tradizionale e "quindi" giusto (aridaie con 'ste c*zzate), affoghiamo nel grasso saporito, invece, e impediamo alle persone con disturbi intestinali di mangiare, al di là delle poche 2-3 cose che si trovano nei nostri supermercati, OLIO a parte.

Se vivere inneggiando alla libertà in ogni cosa sempre e comunque non ha senso, vivere in mezzo a regole inutili (e "tradizionali", ovviamente!) che c*zzo di senso ha?

0 Comments:

Post a Comment

<< Home